STRATOCASTER
di Alberto Guizzetti   www.hendixguitars.com

La Telecaster fu una rottura radicale di tutti i confini, ma lo strumento seguente della
Fender avrebbe dettato gli standard di design, suonabilita', ergonomicita' e pura
desiderabilita' che i fabbricanti di chitarre di tutto il mondo stanno ancora tentando
inutilmente di emulare, per non parlare di superarli.

Dove la Telecaster aveva detto ''funzione'' e ''utilità''' la Strato urlava ''sesso'' e ''Rock
and Roll''! La piattezza della Tele lascio' spazio alle curve e alle linee sensuali della
Strato, un body che si incollava al corpo del musicista (un musicista locale aveva
suggerito a Leo che le zone del body dove poggiavano l'avambraccio e la gabbia
toracica potevano essere scavate per un maggiore comfort), e schemi di colori più'
simili a Chevrolet e T-Bird che a Guild e Gibson.

La prima vera star della Strato fu un ragazzo occhialuto di Lubbock, Texas.
L'immagine di Buddy Holly con una Strato sunburst sulla copertina dell'album
''Chirping Crickets'' entusiasmo' un'intera generazione di aspiranti star a prendere la
chitarra. Inoltre, in America, i Ventures ed i Treniers cominciarono ad usare sempre
Stratocaster. Queste band furono tra le prime ad avvantaggiarsi del grandioso
tremolo della chitarra, che non solo forniva un maggior cambio di intonazione, ma
faceva anche tornare le corde ad una accordatura quasi perfetta.

Nel lontano Nord dell'Inghilterra un sosia di Buddy Holly stava mettendo insieme una
band stile Ventures: i Drifter, che presto sarebbero diventati gli Shadows, e la band
d'accompagnamento dell'idolo giovanile inglese Cliff Richard. Marvin era un notevole
melodista; essendosi meravigliato del lavoro di James Burton con Ricky Nelson,
Hamk decise che aveva bisogno di una Fender, anche se queste non erano ancora
disponibili nel Regno Unito nei tardi anni '50. Anche se sapeva che Burton usava
una Fender, Hank fece l'errore di credere che fosse la chitarra più' costosa del
catalogo, la Stratocaster, e fu solo dopo aver preso possesso della sua Strato Fiesta
red con parti placcate in oro che comprese il suo errore.

Ma ben presto Marvin fece sua la Stratocaster. ''La Strato aveva una leva del
tremolo'', ricorda Hank, ''che io cominciai ad usare - non c'erano leve del tremolo,
allora, non in Gran Bretagna almeno''. Il suono di Marvin e' pulito e caldo, ma Hank
preferisce, sorprendentemente, il pick-up treble, vicino al ponte, normalmente
associato a suoni più' acuti e chiari. Spiega: ''Se colpisci le corde verso il ponte, il
suono e' più' duro, e più' metallico. In avanti, pero', e' più' liscio. Se uso la leva del
tremolo, ovviamente devo colpire con il plettro vicino al manico, perciò' ottengo un
suono più' rotondo.''

Dopo Hank Marvin e gli Shadows venne il boom del beat e, pur essendoci sempre
abbondanza di stratocaster in queste band, l'essenza stessa di quella musica
richiedeva che restassero sullo sfondo. Le linee di lead tendevano ad essere
suonate su delle Gretsch, con il loro suono nasale e spezzato, o, soprattutto, su
rickenbacker a 12 corde, anche se Tony Hicks degli Hollies preferiva la sua Vox!
Anche le Telecaster erano molto amate, per esempio da Eric Clapton e Jeff Beck
durante le loro rispettive permanenze negli Yardbird, perche' avevano un suono più'
incisivo e carnoso. Le Strato sembravano un po' troppo deboli, e quando le capacita'
di distorsione e sustain delle Gibson Les Paul vennero scoperte nel boom del blues
degli anni '60 la Strato venne relegata al ruolo di chitarra ritmica.

Poi venne James Marshall Hendrix. Jimi Hendrix usava la Strato come nessuno
aveva mai usato prima nessuna chitarra. Jimi era mancino, ma suonava una chitarra
destra alla rovescia. Ovviamente doveva anche invertire le corde, il che significava
un bel po' di lavoro, che Jimi amava fare da se'. L'amico e batterista di Hendrix,
Mitch Mitchell, spiega: ''Jimi entrava in un qualsiasi negozio di chitarre, in qualsiasi
parte del mondo, e prendeva la Strato di fabbrica, se la portava nella sua stanza
d'albergo e passava qualche ora preparandola. Sapeva esattamente cosa faceva
con una Strato destra, nuova di fabbrica, rovesciata.''

Hendrix sembrava comprendere le meccaniche della Stratocaster: il modo in cui i
pick-up sarebbero entrati in feedback se lo strumento fosse stato ad un determinato
angolo con un amplificatore alto (e a Jimi gli ampli piacevano alti!); il modo in cui
certe corde potevano essere bloccate con la mano che le pizzicava, per impedire
loro di risuonare, mentre traeva dalle altre melodie delicate; il fatto che il braccino del
tremolo della Strato poteva essere usato come ulteriore metodo di espressione
(usare il tremolo era, in quel momento, fuori moda, in reazione alla ''scuola''
musicale di Hank Marvin); il modo in cui il selettore dei pick-up a tre posizioni della
Strato potesse essere bloccato a meta' tra le posizioni 1 e 2 e 3 e 4 per creare due
nuovi suoni.

Hendrix uso' tutta la sua conoscenza ed abilita' per estrarre ogni suono possibile
dalla Strato e, mentre e' famoso per il suo uso della distorsione, del feedback e del
wah-wah, Jimi era un maestro della nota tenera, espressiva, ed uno dei migliori
chitarristi blues del mondo. Hendrix usava l'ampia gamma tonale della Stratocaster
meglio di quasi chiunque altro, prima e dopo di lui, e fu quasi solo la sua influenza
che trasformo' la Strato nella chitarra più' venduta e più' copiata del mondo.

Uno dei pochi musicisti il cui uso della Strato non fu direttamente influenzato da
Hendrix fu il chitarrista rock e blues irlandese Rory Gallagher, la cui fama comincio'
nei primi anni '70 con la sua band, i Taste. Gallagher aveva preso una rara
Stratocaster, ritenuta la prima in Irlanda, nei primi anni '60 ed oggi questo stesso
strumento provato dal tempo, con la finitura sunburst ormai quasi completamente
consumata, e' il marchio di fabbrica di Rory. ''Mi piace davvero il suono della Strato'',
dice Gallagher, ''e' bello e secco. Amo i tre pick-up, amo il selettore a cinque posizioni
ed il modo in cui funzionano i toni ed il volume. E' una chitarra dura: non devi mai
trattarla come una bambina!''

Ritchie Blackmore, il chitarrista dei Deep Purple dalle influenze classiche, ha
dimostrato che la Strato può' avere un suono ''grasso'' come una Gibson, ed essere
suonata con altrettanta velocità' e furia. Ma i pick-up single coil della Fender,
famigerati per raccogliere ben più' che le vibrazioni delle corde, sono sempre stati un
problema: ''La chitarra che uso ora ha, in effetti, un pick-up antironzio. Avevo questo
tremendo ronzio, al punto che il ronzio era effettivamente più' alto delle note che
suonavo. Sul palco dovevo praticamente rovesciare la chitarra all'ingiù' al momento
dell'assolo, per non avere quell'orribile ronzio!''

Parte del suono di Blackmore e' nato dal fatto che ha ''scavato'' le tastiere delle sue
Strato limando il legno negli spazi tra i tasti. Questo ha aiutato sia la velocità' che il
vibrato, dal momento che ha permesso a Ritchie di spingere le corde sul manico
senza strisciare le dita sulla tastiera. Il mago svedese del rock Yngwie Malmsteen ha
seguito l'esempio di Blackmore scavando i proprio manici e, ascoltando entrambi i
musicisti, potrete sentire una somiglianza nel loro feel - vibrato pesante, un suono
spesso e la velocità' del fulmine!

Nel blues moderno la Strato ha preso il posto della Gibson Les Paul e della ES300,
anche se alcuni musicisti preferiscono ancora la Telecaster, ad esempio ''Iceman''
Albert Collins e Lonnie Brooks. Naturalmente Gary Moore e' un uomo della Les Paul,
non vedrete mai B.B.King senza la sua ''Lucille'' e il defunto, grande Albert King
suonava una Flying V mancina custom. Ma quasi chiunque altro, sembra, preferisce
la Strato.

Anche se e' diventato famoso come chitarrista blues usando soprattutto chitarre
Gibson, il presidente eletto all'unanimità' del club degli utilizzatori di Stratocaster del
blues e' nientemeno che Eric Clapton. Il passaggio di Eric dalle sue Gibson alla
Strato sembra coincidere, all'incirca, con la morte di Hendrix - forse sentiva che la
chitarra era troppo chiaramente regno di Jimi, finche' era ancora vivo - e con il suo
desiderio di suonare con purezza ed espressione, invece che con rabbia e fuoco. La
Strato più' famosa di Eric e' ''Blackie'', apparentemente una composizione di diverse
chitarre comprate in un negozio di strumenti di Nashville nel 1970 (la storia racconta
che Eric ha comprato sei chitarre e ne ha regalate tre).

Il manico profilato a V del 1957 di Blackie era il preferito di E.C., ma la chitarra non e'
più' portata in tournee. Il tecnico di chitarre di Clapson, Lee Dickson, spiega:
''Abbiamo dovuto rifare la tastiera di Blackie ma, tra il mettere i nuovi tasti, rifare i
bordi ed il fatto che era stata gai' parecchio maltrattata, la corda del Mi stava
praticamente cadendo dal manico. Perciò', dopo venti e passa anni di uso, Blackie e'
andata dove vanno molte vecchie chitarre - in pensione''

Ora Eric usa soltanto una Fender Stratocaster ''Eric Clapton''. La ''Clapton fu la
prima di una serie di chitarre firmate della Fender e presenta un manico a V non
laccato, simile a quello di Blackie ma con un tasto in più', ed un booster interno che
permette ad Eric di regolare potenza ed overdrive come vuole. Altri modelli firmati
sono la ''James Burton'', la ''Jerry Donahue'' e la ''Danny Gatton'' (Donahue e' un
musicista country il cui stile di bending multicorda, picking tipo banjo ed effetti alla
steel lo rendono il preferito di molti chitarristi. Gatton e' simile, ma con il turbo ed un
tocco di jazz); La ''Jeff Beck'', la ''Hank Marvin'' e la ''Yngwie Malmsteen'', tutte
Strato.

Un altro chitarrista blues che usava Stratocaster era il compianto Stevie Ray
Vaughan, il cui rapido stile texano incorpora il Country ed il blues, oltre alla forte
influenza di Clapton e, soprattutto, di Hendrix. ''Con Clapton ho imparato come fare i
suoni con la bocca, e poi copiarli con la chitarra, una specie di scat.'' ha detto Stevie.
''Con la musica di Hendrix ho continuato ad ascoltare e provare. Su alcune cose
sono semplicemente inciampato mentre suonavo, altre mi sono come venute
incontro...'' Parte del suono di Vaughan può' essere attribuito al fatto che accordava
le chitarre un semitono più' in basso, come Hendrix, e le regolava in modo che
fossero difficili da suonare. ''Uso i manici grossi, quelli a V,'' ha detto, ''e tasti jumbo
da basso. Anche l'action e' piuttosto alta...''

Il cantante, chitarrista e songwriter Robert Cray e' un altro bluesman che usa
Stratocaster. Cray ama soprattutto i suoni puliti e usa le sue Stratocaster - la più'
famosa e' una silver green del '64 - come complemento al canto, invece che come
pura e semplice lead. Robert: ''La Stratocaster ha alti e bassi buoni, un buon suono
pulito. Trovo che possa fare da sfondo a qualcuno con un bel ritmo staccato e,
quando voglio entrare con un suono tagliente, taglia come vetro.''

La Strato e' anche una delle migliori chitarre per bottleneck, o slide. Il feel ed il tocco
di Ry Cooder con lo slide sono notevoli. Cooder suona a volte una rara Strato blu
con tastiera in palissandro bordata in plastica bianca. Queste chitarre con il manico
bordato furono un'aberrazione temporanea e comparvero per un breve periodo alla
fine degli anni '60. Chris Rea, che ammette che Cooder e' stato la sua influenza
principale, suona egli stesso in slide piuttosto bene ma, cosa abbastanza insolita,
accorda la sua chitarra su un accordo di Mi maggiore sia per il bottleneck che per
suonare normalmente, dando una ulteriore individualità' ad un suono gai'
riconoscibile. La Strato preferita di Rea, chiamata ''Pinky'' in omaggio alla Blackie di
Clapton, venne acquistata perche' Rea credeva che la Strato blu di Cooder fosse
dello stesso anno. ''Ero ancora al punto in cui, come molta gente che ha appena
cominciato, pensavo che fosse importante quello che possedevi, non quello che
suonavi''. Ma la Strato di Chris si dimostro' essere esattamente quello che cercava. Il
suo tecnico delle chitarre trovo' la chitarra e glie la porto': ''La posizione dei pick-up
fuori fase era la più' incredibile che avessi mai sentito. E' forte, e la tonalità' e' molto
ampia, ma non morde, e' molto soffice''.

Tra tutti coloro che usano la Stratocaster nel rock nessuno ha un suono più'
riconoscibile di David Gilmour dei Pink Floyd. Come molti musicisti, Gilmour ha
usato un'orda di strumenti nella sua carriera, ma torna sempre alla Stratocaster
come mezzo d'espressione preferito. Note lunghe e fluenti, circondate da effetti di
gusto, caratterizzano il sound di Gilmour, rendendo il chitarrista dei Floyd uno dei
musicisti più' amati dai suoi colleghi. Steve Lukather, il mago delle chitarre dei Toto,
dice di David: ''E' il tocco, ed il modo in cui presenta il suo suono. Vai a vedere i
Floyd dal vivo e non hai bisogno di prendere droghe: e' una droga di per se'.''

Gilmour ha una Stratocaster con numero di serie 0001, un modello bianco con parti
placcate in oro. Anche se e' improbabile che sia la prima Stratocaster mai costruita,
questo strumento e' certamente il massimo per un collezionista. Dave l'ha comprata
dal suo road manager Phil Taylor, che a sua volta l'aveva acquistata dal progettista
di pick-up Seymour Duncan. ''Seymour dice che ha sempre voluto che l'avessi io.''
Rivela Gilmour. ''Phil voleva un prestito per comprarsi una casa, perciò' l'ho ricattato!
Gli ho detto che gli avrei prestato i soldi solo se mi vendeva la Strato bianca!''

La Fender Stratocaster e' probabilmente la chitarra più' di successo nel mondo.
Sono stati modellati più' strumenti su di essa che su qualsiasi altra chitarra, e si può'
forse affermare che quasi ogni chitarrista moderno l'ha usata prima o poi. Dopo la
morte di Hendrix l'uso della Strato come chitarra seria per il rock e' diventato
comune, con la distorsione - sia tramite amplificatori al massimo che per mezzo di
effetti come fuzz-box ed overdrive - in testa. Fino all'uscita di un singolo intitolato
''Sultans of Swing''

Mark Knopfler ha fatto per il sound pulito della chitarra quello che Clapton ed
Hendrix avevano fatto per la distorsione. Senza usare plettri - solo il pollice e due
dita- Knopfler ha tirato fuori dei bei lick in stile country dalla sua Stratocaster rosa del
1961, incastrando il selettore dei pick-up (spesso bloccandolo con un pezzo di
nastro adesivo) tra le posizioni del manico e del pick-up centrale, per creare quello
che e' noto come ''suono Knopfler''. Naturalmente Mark non ha inventato il sound,
c'e' sempre stato, ma il suo tocco carnoso, combinato con la sua particolare scelta
delle note, lo ha reso suo. ''Non penso ci sia molta tecnica'', dice Knopfler, ''penso di
avere una sorta di anima quando suono, ma non credo che sia buona tecnica''. Della
Stratocaster dice:''Beh, quella cosa tra i due pick-up e' un aspetto particolarmente
importante della chitarra, ti da' una specie di incontro tra voci. E, visto che non e'
potente come altre chitarre, puoi usare una gamma incredibile di amplificatori. E'
molto flessibile. Puoi suonarla come una chitarra acustica con un amplificatore
minuscolo; questi piccoli vecchi amplificatori Fender fanno suonale le Strato proprio
bene''.

Anche se e' diventato famoso con il sound della chitarra, Knopfler non ha usato
Stratocaster per anni, preferendo suonare varie chitarre ''fatte a mano''. Compagnie
come la Schecter si sono fatte un nome mettendo insieme strumenti ''custom''
usando legni, pick-up e meccaniche esotiche, ma fortemente basate sul progetto
Fender - Tom Anderson, ad esempio, che e' attualmente uno dei fabbricanti più'
quotati nel mondo, ha cominciato con Dave Schecter.

Knopfler ha usato diverse Schecter - soprattutto una rossa, bordata e a forma di
Telecaster - ma, più' recentemente, strumenti della Pensa-Suhr. Le chitarre
Pensa-Suhr erano, in principio, costruite nel retro del negozio di strumenti di Rudy
Pensa a New York da John Suhr. Suhr non e' più', attualmente, associato alla
Pensa-Suhr, anche se in questo momento la marca continua ad essere costruita e
rifinita a mano nel negozio di Rudy.

Un altro produttore i cui progetti sono fortemente basati su modelli Fender e'
Levinson, in Svizzera. Gary Levinson e' un intelligente chitarrista che ha capito che
c'erano gai' le basi di una buona progettazione; ai suoi occhi c'era solo bisogno di
qualche piccolo miglioramento. Cosi', con la sua gamma ''Blade'', Levinson ha
aggiunto sistemi di tono e tremolo ben progettati, finiture attraenti e manici molto
suonabili. Chitarre e bassi Blade sono molto apprezzati, e si vedono regolarmente
artisti come Chris Rea, Deacon Blue e Big Country suonarli.